Federica Zille: «Studiavo ingegneria civile, poi ho seguito il cuore. Oggi racconto il calcio da bordocampo»
L’ex allieva, oggi giornalista di DAZN, racconta il percorso che dalle aule del Master l'ha portata a seguire la Serie A
Questa è Tomalet, la newsletter per giornalisti fatta dai giornalisti del Master della IULM. Uno spazio per rafforzare la community e fare network tra colleghi.
Ogni numero, una storia di uno di voi. Di uno di noi.
Federica Zille è la nuova ospite di Tomalet, la newsletter del Master in Giornalismo dell’Università IULM. Allieva del biennio 2014-2016, oggi è bordocampista per DAZN. Il suo percorso professionale inizia con lo stage a Sport Mediaset, dove un responsabile la indirizza verso MilanTv. Dopo due anni, arriva la chiamata di DAZN. Nonostante i traguardi già raggiunti, continua a coltivare ambizioni.
Quando hai capito che volevi fare la giornalista?
«Dopo la maturità, mio padre spingeva perché facessi ingegneria civile: lui era geometra e pensava fosse un lavoro più sicuro. Io l’ho assecondato e mi sono iscritta, ma ho capito subito che non era per niente quello che mi piaceva. Passavo gli esami, ma mi sentivo spenta, triste. Così mia madre ha preso in mano la situazione e mi ha detto: “Ti piace scrivere, ti piacciono le lingue straniere, ti piace lo sport… Vai a fare comunicazione”. Da Pordenone mi sono trasferita a Milano».
Qual è la cosa più utile che hai imparato al Master?
«Prima di tutto, l’importanza del contatto diretto con le aziende. Il Master ti dà la possibilità di entrare subito nel mondo del lavoro. Per me è stato fondamentale: a Sport Mediaset mi hanno fatto seguire la Serie B e ho capito davvero come funziona questo mestiere. È stata un’esperienza che mi ha dato sicurezza. Un valore aggiunto del Master è anche il suo carattere multimediale: non si limita alla carta stampata, ma copre tutte le forme di comunicazione».
Ti ricordi la tua prima volta da bordocampista?
«Sassuolo-Inter a Reggio Emilia. Nessuno mi aveva insegnato come fare la bordocampista, ho dovuto improvvisare. La prima volta più romantica, invece, è stata la prima partita scudetto che ho seguito. Era Sassuolo-Milan del 2022, sullo stesso campo del mio primo match. Un cerchio che si chiude».
Hai un sogno nel cassetto?
«Mi piacerebbe molto crescere professionalmente e diventare direttrice di una testata. Il lavoro di bordocampista è bellissimo, ma è un mestiere giovane: non penso lo farò per tutta la vita. Mi vedo più anche dall’altra parte, a coordinare una redazione, a dare spazio ai giovani e - cosa per me molto importante - trasmettere quello che ho imparato».
L’intervista completa, a cura di Elena Cecchetto e Rebecca Saibene, continua qui.
🔁 Dentro e fuori le redazioni
Le redazioni sono delle sliding doors. C’è chi entra, e chi esce. Dove finiscono i nostri colleghi?
Leonardo Rossetti, allievo del biennio 2021-2023, sta per concludere la sua prima stagione nel programma 4 di Sera di Mediaset. Il suo percorso ha preso il via con uno stage a Telelombardia, seguito da un’esperienza al programma Stasera Italia su Rete4. Dopo il Master, ha collaborato con l’agenzia di stampa milanese MiaNews, per poi entrare nell’ufficio stampa di Intesa Sanpaolo. Nell’estate 2024 è tornato a Mediaset, dove ha iniziato la sua attuale esperienza televisiva nel programma condotto da Paolo Del Debbio.
‼️Da non perdere
Le interviste, le inchieste e gli articoli suggeriti dai colleghi. Qui alcune loro segnalazioni.
Alessandro Galimberti, ex presidente dell’OdG della Lombardia e capo della sezione Norme e Tributi de Il Sole 24 Ore, consiglia la lettura del libro di Jonathan Taplin I nuovi sovrani del nostro tempo, Amazon Google e Facebook: «Perché l’ecosistema digitale non è nato dal nulla e non è frutto del caso. Al contrario, il nuovo mondo viene concepito negli anni ‘60, sviluppato per 30 anni e, quando appare sul mercato, trova una classe politica “sensibile” a tutti i mantra nel frattempo coniati. Risultato? La distruzione del valore della proprietà intellettuale e, tra le altre, la crisi irreversibile del mercato dell’editoria. Dopo la rivoluzione di internet, il debutto oggi dell’AI ripropone gli stessi inquietanti interrogativi che coinvolgono libertà individuali e tenuta delle democrazie, o almeno per come siamo stati abituati a concepirle».
Davide Preti, film-maker, visual journalist e docente IULM, consiglia questa visual investigation del New York Times, tradotta e pubblicata da Internazionale: «Ha smontato la versione ufficiale sulla morte di 15 operatori sanitari a Gaza, uccisi da soldati israeliani. Incrociando OSINT, audio e video testimonianze e documenti, l'inchiesta rivela un'esecuzione a sangue freddo e il successivo tentativo di insabbiamento: un colpo durissimo alla narrazione dell'esercito e un esempio potente di giornalismo d'inchiesta».
Marta Zanichelli, coordinatrice del Master, consiglia la lettura di questo reportage sul Fatto Quotidiano di Pino Arlacchi da Chongqing, nel sud-ovest della Cina: «È interessante perché fornisce un punto di vista difforme - percepibile anche propaganda, ma comunque difforme - e una chiave di lettura per risolvere l’enigma del miracolo economico della Cina post-Mao». Lo trovi qui.
L’ultima segnalazione la facciamo noi di Tomalet. Domenica primo giugno l’Ucraina ha lanciato la “Ragnatela”, l’operazione militare speciale più ambiziosa dall’inizio della guerra e già entrata nella storia. Il The Economist l’ha raccontata in maniera efficace con questo reel. Un ottimo esempio di come può essere fatta informazione sui social, senza perdere profondità e autorevolezza.
📰 Ce l’abbiamo solo noi
In questa sezione c’è quello che abbiamo solo noi. A volte in formato testuale, a volte in formato video.
Iniziamo con una piccola anticipazione del nostro nuovo numero cartaceo dedicato alla bellezza. Ti proponiamo un estratto dell’intervista realizzata da Rebecca Saibene a Mirella Serattini, che è stata sfigurata da un intervento estetico mal riuscito 19 anni fa.
All’inizio doveva essere una cosa semplice. Due punturine di acido ialuronico, per attenuare i segni nasolabiali. Niente bisturi, niente sala operatoria. Nessun rischio, dicevano. Mirella si era informata all’Ordine dei Medici, aveva ottenuto garanzie che quel medico fosse un chirurgo plastico e che non avesse nulla a suo carico. L’aspetto, rassicurante. Il resto l’ha fatto la consueta fiducia che si ripone in un camice bianco. E che, in questo caso, è costata una vita intera.
Nel 2006, Mirella entra nello studio di Stefano Stracciari, medico bolognese. Chiede un trattamento leggero, impercettibile. Lui propone di intervenire anche su fronte, zigomi e mento, per armonizzare il viso. «Dice che usa da vent’anni un prodotto a base di acido ialuronico. Ti fidi. E sfido chiunque a non farlo». Dopo le prime iniezioni, iniziano i problemi. Mirella nota dei granellini sottopelle: «Sembravano chicchi di riso. Stracciari diceva che era tutto normale: mancavo di vitamine, ma c’era un antidoto».
L’articolo continua qui.
Vittoria Fassola per l’esame di Giornalismo Politico, corso tenuto dal professor Alberto Mingardi, ha realizzato un podcast in occasione dell’anniversario della caduta di Saigon, il 30 aprile 1975. L’evento segnò la dissoluzione della Repubblica del Vietnam. Qui per ascoltarlo.
Dalle pagine de I promessi sposi a oggi, l’Antica Farmacia del Lazzaretto di Fabio Moja resiste al passare del tempo, continuando a essere un punto di riferimento per i milanesi. Il racconto di Manuela Perrone, Alyssa Cosma e Chiara Balzarini. Si legge qui.
👍🏻 I social belli belli
Facciamo cose che spaccano su Instagram e su TikTok. Dacci un’occhiata.
Al Mi Ami Festival, all’Idroscalo di Milano, sono stati installati per la prima volta in Italia degli orinatoi per donne e persone non binarie. Una notizia di cui hanno parlato molti giornali prima dell’evento. Ma l’esclusiva di come li hanno trovati gli utenti ce l’abbiamo solo noi. Tommaso ed Ettore sono andati sul posto e hanno realizzato questo reel da più di 240mila visualizzazioni.

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Lunedì 2 giugno ha eruttato l’Etna. Cosimo Mazzotta, con il tempismo che lo contraddistingue, ha prontamente caricato sul nostro TikTok un video che mostra immagini dell’eruzione e della nube vulcanica. Il video ha raggiunto 2 milioni di visualizzazioni e ci ha fatto arrivare a 10mila follower su TikTok.
🗞️ Il Master fuori dal Master
Qualche lavoro fuori dalla redazione, tra una lezione e l’altra.
Per Linkiesta Etc: Alessandro Dowlatshahi ha scritto un articolo che presenta un evento artistico in programma questa sera alle 20.30 a Casa Testori. Una mostra fotografica, TAKE A BATH, e uno spettacolo teatrale, ALMA, per interrogare il bisogno di un altrove. Lo trovi qui.
I nostri ragazzi del primo anno stanno proseguendo i due mesi di laboratorio a Mediaset. Qui ti proponiamo alcuni loro articoli pubblicati sul sito di TgCom24:
Moisés Alejandro Chiarelli ha scritto un pezzo sull’uccisione della più giovane influencer di Gaza. Aveva solo 11 anni e si chiamava Yaqeen Hammad. Lo trovi qui.
Pietro Santini ha scritto un articolo sulla scomparsa della chitarra Cherry red Gibson ES-345 del film Ritorno al Futuro, suonata nella celebre scena del ballo scolastico. Michael J. Fox ha chiesto aiuto ai fan per ritrovarla. Trovi l’articolo qui.
🍲Non possiamo dirti tutto… ma il timer è partito
Qualche progetto sfizioso sui nostri fornelli. Let them cook!
Hai letto una piccola anticipazione nella sezione “Ce l’abbiamo solo noi”, il prossimo numero cartaceo sulla bellezza è alle battute finali. Siamo pronti per l’uscita.
Mentre i nostri ragazzi del primo anno terminano il laboratorio a Mediaset, noi del secondo abbiamo iniziato il corso di Reportage Televisivo con Alessio Lasta, giornalista del programma Lo stato delle cose di Rai3. Lavoreremo a inchieste video che usciranno nel prossimo mese.
Le nostre Elena Cecchetto e Rebecca Saibene, affiancate da Roberto Manella, stanno preparando contenuti che vi faranno venire voglia di iniziare a seguire la Kings League. Non sapete cos’è? Iniziate a seguire Sport da Bere, la loro pagina social che, piccolo spoiler, a breve diventerà anche una newsletter.
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Anche questo numero è stato realizzato a sei mani e tre teste dal team di Tomalet: Tommaso Ponzi, Alessandro Dowlatshahi ed Ettore Saladini.
bravi!
Storie che sono d'ispirazione per tutti noi, bravi!